Tra le coperture assicurative che si possono stipulare per proteggere la propria abitazione c’è l’Assicurazione casa Incendio e Scoppio. Se fino a qualche tempo fa la sottoscrizione di questa Polizza era facoltativa e frutto di una libera decisione da parte dei contraenti, oggi la situazione è cambiata, visto l’obbligo imposto dalle banche nel caso in cui il cliente voglia ottenere un mutuo. Gli istituti di credito, infatti, hanno il diritto di non concedere alcun finanziamento in assenza di questa Polizza.
A cosa serve
Lo scopo di tale assicurazione è quello di offrire una protezione per i danni che vengono causati da situazioni imprevedibili come gli scoppi o gli incendi dovuti a corto circuiti o a fughe di gas. Prima di provvedere al rimborso dei danni, la compagnia assicurativa compie una meticolosa analisi delle ragioni che hanno determinato la perdita di gas o l’incendio.
Così, si corre il rischio di non ottenere alcun risarcimento qualora la perizia metta in evidenza che la causa dei danni non è da individuare in un evento fortuito ma in altre ragioni, come per esempio il mancato spegnimento di una sigaretta o altri tipi di disattenzioni.
Quando decade l’obbligo di risarcimento
Nel novero dei casi che possono far venire meno l’obbligo previsto per il risarcimento dei danni subiti dagli immobili ci sono anche i difetti degli elettrodomestici, l’incuria e la mancata manutenzione degli impianti domestici o della caldaia.
La copertura dei danni riguarda gli episodi in cui si verificano scariche di corrente, crolli, fulmini, perdite di gas, esplosioni di impianti domestici non funzionanti, incendi (sia parziali che totali) o danni agli immobili provocati dai vapori, dal gas o dal fumo. Le compagnie di assicurazione, insieme con le garanzie base, possono includere coperture per i danni derivati da eventi sociopolitici o da fenomeni atmosferici.
Come funziona il risarcimento
Nel caso in cui si verifichi uno tra gli avvenimenti specificati in precedenza, è compito della compagnia assicurativa risarcire i costi necessari per la ricostruzione dell’immobile o per la riparazione; in alternativa può essere pagato un importo corrispondente al valore degli impianti che sono stati danneggiati o dei beni che sono stati persi. Può essere previsto un massimale, cioè una soglia superata la quale chi ha sottoscritto la polizza non può essere risarcito; in alternativa il risarcimento viene definito in funzione del valore commerciale dell’immobile.
Cosa bisogna sapere sulla polizza incendio e scoppio
Questo tipo di polizza non è obbligatoria per chi vive in una casa in affitto né per chi possiede già una casa. In pratica, l’introduzione dell’obbligatorietà si è resa necessaria per impedire che gli istituti di credito potessero correre il rischio di perdere il credito erogato attraverso i mutui.
Come avviene per ogni altra polizza, anche in questo caso il contraente è tenuto a versare una quota di denaro annuale che serve a coprire le spese dovute per il pagamento dei danni. Non c’è bisogno di effettuare un versamento annuale: più semplicemente la banca aumenta la rata del mutuo mensile. In alcune circostanze la polizza può essere concessa a costo zero, ma vale sempre la pena di verificare con attenzione le condizioni imposte.
Il ruolo della banca
L’istituto di credito che eroga il mutuo è tenuto a presentare, per l’Assicurazione Incendio e Scoppio, almeno due preventivi di due compagnie assicurative diverse, a condizione che esse non siano partner della banca. Il costo di una Polizza Incendio e Scoppio varia in funzione del valore dell’immobile che può essere in ogni caso modulata al fine di soddisfare le proprie esigenze: per esempio optando per la stipula di un pacchetto all inclusive con la RC auto.