Il tema della “protezione” è diventato a dir poco fondamentale nella vita di ogni singolo individuo, che cerca di tutelare sé stesso ed il proprio nucleo familiare da eventuali imprevisti che possono occorrere nella nostra quotidianità. Un elemento che è estremamente importante quando ci mettiamo alla guida di un’autovettura, il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato nel mondo, ancor più in Italia.
È inutile negare, infatti, come i cittadini del Belpaese siano tra quelli maggiormente avvezzi all’utilizzo dell’automobile, un po’ restii, salvo nei grandi centri metropolitani, all’utilizzo dei mezzi pubblici. Per tutelare sé stessi e gli altri, tutti i possessori di un veicolo devono obbligatoriamente sottoscrivere una polizza RCA per poter circolare lungo le strade della nostra Penisola, un “obbligo” che dev’essere prim’ancora morale che normativo.
Cosa serve e quali devono essere inserito quando si inserisce un preventivo
Quando si deve sottoscrivere una polizza RCA, il primo inevitabile passo è quello di farsi redigere un congruo numero di preventivi da parte degli operatori del ramo assicurativo presenti, cresciuti esponenzialmente nel nostro paese grazie alla grande rete telematica, rivelatesi un autentico alleato dei risparmiatori nei più disparati campi: comparare le offerte, infatti, consente di poter sottoscrivere l’assicurazione auto maggiormente confacente alle nostre esigenze.
La richiesta di un preventivo RCA implica, giocoforza, che il consumatore fornisca alcuni indispensabili informazioni sul veicolo da assicurare e sui propri dati personali: nel primo caso, viene richiesta la targa e dati come la potenza e il tipo di alimentazione, facilmente desumibili dal libretto di circolazione emesso dalla Motorizzazione Civile; nel secondo caso, invece, vengono richiesti i dati anagrafici e la residenza del contraente, elemento, quest’ultimo, che può pesare significativamente sulla onerosità dell’assicurazione.
Oltre a questi dati, inoltre, è indispensabile essere in possesso dell’attestato di rischio, dove sono indicati i sinistri subiti o causati nell’ultimo quinquennio, che stabilisce quale sia la classe di merito dell’assicurato: qualora non se sia in possesso, è indispensabile richiederlo al proprio attuale assicuratore; l’Attestato di Rischio, inoltre, è fondamentale quando si vogliono assicurare altri soggetti presenti nello “stato di famiglia”, come ad esempio figli neopatentati, e dar loro modo di ottenere una RCA meno onerosa, beneficiando della miglior classe di merito di un membro del proprio nucleo familiare.
Tutti gli elementi da valutare nella scelta di una polizza RCA
Se, fin qui, abbiamo esplicato cosa serve per redigere un preventivo RCA, ora ci addentreremo su quali siano gli elementi da considerare quando si sottoscrive una polizza auto. Il prezzo, per quanto ovvio, ha un peso rilevante nella scelta, ma non dev’essere l’unico preso in considerazione. Non sono rari i casi, purtroppo, dove la sottoscrizione di una polizza auto economica, ma priva delle adeguate coperture, abbia sortito più di qualche dispiacere ai risparmiatori, pentitesi, poi, della scelta effettuata solo a sinistro avvenuto.
Il primo elemento da valutare riguarda i massimali, ovvero quelle cifre che la compagnia assicuratrice deve risarcire nel malaugurato caso dovessimo causare un incidente. La legge ne stabilisce due, da intendersi per “sinistro”: €.1.220.000 per i danni alle cose; €.6.070.000,00 per i danni alle persone. Esiste la possibilità, con un sovrappremio, di poter ampliare questi massimali, disponendo di una tutela economica maggiore quando si impugna il volante e si viaggia nelle strade del Belpaese, opzione caldamente consigliata a chi, per motivi professionali o personali, percorrere molti chilometri annualmente.
Un altro aspetto da rilevante importanza, poi, riguarda le franchigie, ossia le clausole contrattuali per le quali il contraente partecipa con il proprio patrimonio, seppur in quota ridotta, nel risarcimento di un danno; alcune compagnie assicurative, ad esempio, lo inseriscono in caso di rottura e sostituzione dei cristalli. Molti contraenti non prendono in adeguata considerazione questo aspetto, lasciandosi influenzare solo dal prezzo e non dalle franchigie o esclusioni presenti.
Queste ultime, infatti, possono cambiare radicalmente il volto di una polizza auto, in quanto limitano il danno, arrivando in alcuni casi addirittura ad escluderlo totalmente dalle condizioni contrattuali. Un altro aspetto di fondamentale importanza, poi, riguarda le rivalse, che vengono a galla nel momento in cui sussistono delle gravi violazioni delle normative, come nel caso della guida in stato di ebbrezza: alcune compagnie, in tal senso, offrono delle soluzioni ad hoc, come – ad esempio – la rinuncia alla rivalsa in caso di sinistro.
Rateizzare per rendere sostenibile il costo della polizza
Dopo aver valutato attentamente tutti questi aspetti, il contraente dispone di un quadro più esaustivo delle proprie reali esigenze ed è pronto a sottoscrivere la polizza RCA più conveniente in base al parametro “qualità/prezzo”, un mantra imprescindibile in qualsiasi ambito. Qualora il prezzo complessivo fosse ritenuto troppo oneroso, si può valutare la possibilità, offerta ormai dalla maggior parte dei player del settore, di poter ammortizzare il costo nel corso dell’anno.
Alcune polizze sono rateizzabili, andando incontro alla necessità da parte dei cittadini italiani di rendere maggiormente sostenibile il costo della polizza. Nulla varia per quanto concerne l’efficacia: anche le polizze rateali, infatti, sono valide per tutto l’anno, indipendentemente che il costo venga ammortizzato mensilmente, trimestralmente o semestralmente, a differenza di quanto avviene invece per quelle temporanee (valide da un giorno sino ad un massimo di sei mesi).
A differenza di qualche anno fa, la possibilità di rateizzare la polizza RCA è offerta dalla maggior parte delle compagnie assicurative, ribaltando, in buona sostanza, quanto avveniva nel passato, quando erano poche le aziende del settore che offrivano questa opportunità. Il numero delle rate varia da 2, come nel caso del pagamento semestrale, a 12, come avviene in quello mensile, con alcune formule “ibride” che riducono a 10 o 5 le rate in cui ammortizzare il costo annuo.
Va prestata particolare attenzione, tuttavia, ad eventuali oneri aggiuntivi. Sono sempre meno, ad onor del vero, le compagnie che prevedono un costo aggiuntivo in caso di pagamento rateale, ma non sono del tutto assenti: è fondamentale, quindi, che nel calcolo del costo complessivo della polizza venga inclusa anche la maggiorazione applicata, che non viene indicata nel preventivo RCA su base annua.