Dopo che nel 2013 e nel 2014 si sono toccati livelli record nel Ramo 1 assicurativo, quello relativo alle assicurazioni vita, anche il 2015 è stato un anno più che positivo, avendo rappresentato da solo, il 66% dell’intera produzione assicurativa italiana. Quest’anno si prospetta una situazione parecchio diversa: gli incassi derivanti dalle sottoscrizioni di polizze vita, vengono investiti soprattutto in Titoli di Stato e in altre obbligazioni, per garantire all’assicurazione un rendimento, di cui in parte beneficia anche il sottoscrittore, attraverso la rivalutazione del capitale.
Le ultime decisioni della BCE, con l’azzeramento del costo del denaro, hanno dato un duro colpo ai rendimenti degli investimenti. Tutto questo si riflette in una difficoltà delle assicurazioni che potrebbero arrivare all’insolvenza e per i sottoscrittori che devono prepararsi a vedere anche delle perdite temporanee sui capitali versati. Questa situazione mette in crisi lo stato delle cose e rende decisamente problematico l’incremento delle sottoscrizioni del Ramo 1, assicurazioni vita.