Scopriamo le diverse assicurazioni auto nel mondo e tutte le loro differenze tecniche e burocratiche
Le assicurazioni auto non sono uguali in tutto il mondo e vi sono vere e proprie differenze tra le polizze stipulate in Italia e nei paesi del mondo Orientale o Occidentale, in particolar modo per quanto riguarda determinate norme legate agli incidenti stradali. Scopriamo dunque alcune differenze in fatto di assicurazioni rispetto all’Italia, iniziando con la cina dove la situazione è piuttosto anomala. Nel caso di pedone ferito a causa di investimento, il conducente talvolta ‘sceglie’ di tornare sul pedone colpendolo di nuovo per cercare di ucciderlo. Non si tratta di reazione irrazionale ma della conseguenza di un sistema di incentivi pubblici anomalo, considerato che vi sono bassi risarcimenti per le vittime di incidenti stradali; nel caso in cui il ferito riporti danni permanenti invece, il conducente responsabile dell’incidente dovrà pagare l’assistenza sanitaria a vita, con il rischio di spendere cifre altissime che possono anche andare a superare il mezzo milioni di dollari.
Per questo molti automobilisti, per paura di non poter sostenere tale spesa, prediligono la strada dell’omcidio volontario, consapevoli del fatto che avranno maggiori probabilità di evitare la condanna penale o di ricevere una sentenza ridotta. In Irana invece una norma da poco approvata va a modificare la precedente legge coranica nella quale la donna, vittima di un incidente stradale, era considerata ‘inferiore’ rispetto ad un analogo sinistro con vittima un uomo, andando a generare un risarcimento del danno nettamente inferiore. Si tratta di una proposta di modifica presentata già nel 2008 ma solo di recente approvata. Infatti nella Repubblica Iraniana l’assicurazione consente alla famiglia della vittima di chiedere un risarcimento al colpevole con prezzo base di circa 50 mila dollari, mentre in precedenza nel caso la vittima era di sesso femminile il risarcimento base era di soli 25 mila dollari. In Italia invece l’attenzione nei confronti dei sinistri è più alta: di recente le compagnie assicurative che propongono le assicurazioni devono tenere conto della nuova legge approvata, relativa all’omicidio stradale, che ha anche come conseguenza, la reclusione fino a 12 anni per chi uccide sotto effetto di droghe, con la pena che può salire fino a 18 anni nel caso in cui l’incidente provochi più di una vittima.