Cresce il numero di italiani che abbinano alla loro assicurazione la scatola nera, quale risparmio e costi per disinstallarla?
Cresce mese dopo mese la diffusione della scatola nera sulle auto degli italiani. Il dispositivo legato alle assicurazioni auto, registra non solo le informazioni relative al veicolo ma anche tutto ciò che riguarda il comportamento del conducente quando lo guida; recentemente era stata resa nota la possibilità che la scatola nera potesse diventare, per decisione del Governo inserendo la norma nel Ddl concorrenza, obbligatoria ma l’ipotesi è poi sfumata. In ogni caso sempre più persone accettano, a fronte di un pagamento ‘scontato’ dell’assicurazione, di installare il dispositivo nella propria auto considerato il fatto che la diffusione della scatola nera ha toccato il 15,8% dei contratti di assicurazione che sono stati stipulati negli ultimi tre mesi dello scorso anno, con un aumento del 2,2% rispetto al medesimo trimestre 2014 e del 4,6% rispetto a quello del 2013.
Prima di decidere di abbinare al proprio contratto di assicurazione la scatola nera, è importante leggerlo con attenzione perchè vi sono una serie di dettagli da tenere in considerazione, a cominciare dal costo riguardante l’abbonamento annuale al Gps e alle regole relative alla disinstallazione della scatola nera, in caso di cambiamento dell’assicurazione o dell’auto. Infatti alcuni contratti potrebbero prevedere, per la disinstallazione, costi addirittura superiori al risparmio derivante dalla sua installazione. Inoltre, quanto risulta dalla scatola nera non è contestabile in tribunale: qualora in un incidente nel quale si ha ragione, la scatola nera rilevi una corresponsabilità nell’incidente ad esempio a causa della velocità leggermente superiore ai limiti previsti per legge, il risultato sarebbe quello di una riduzione dell’indennizzo che dovrebbe spettare al proprietario dell’auto danneggiata.