Una vera e propria rete di insospettabili, quella smarscherata dalle forze dell’ordine relativa ad una possibile truffa ai danni delle assicurazioni, verso le quali venivano inscenati fantomatici sinistri, per la riscossione dei premi.
L’accaduto, risalente ad un periodo compreso tra il 2004 e il 2007, ha visto coinvolti ben 123 individui, di diversa estrazione sociale (tra cui vengono annoverati medici, avvocati e impiegati pubblici…) i quali hanno contribuito alla realizzazione, falsificazione e presentazione di più di quaranta denunce di sinistro.
In particolare il ruolo ricoperto dai due avvocati imputati, sarebbe legato alla parte più delicata dell’azione illegale, ovvero quella di raccogliere le istanze di denuncia, presentandole alla compagnia assicurativa in questione (Ras S.p.a) accertandosi inoltre, tramite consulenze e azioni legali, che esse venissero liquidate agli assicurati.
Ovviamente la parte da leone nella maxi truffa è stata data da un ampio supporto di “pedine” prestanome, reclutate per sporgere denuncia di sinistro, oltre ovviamente l’ampia opera illegale interna svolta da un membro dello staff della famosa compagnia assicurativa, addetto alla liquidazione dei fondi, il quale è imputato di non aver provveduto ad effettuare un controllo volto all’effettivo rilevamento e quantificazione dei danni subiti in seguito ai sinistri.
L’udienza preliminare prevista per il 6 Giugno scorso e tenutasi presso il Tribunale di Bari, ha visto quindi il rinvio a giudizio di 123 individui per mano del gup Alessandra Piliego, lasciando aperta la porta per la soluzione di questo caso di truffa ai danni delle assicurazioni.