La questione era già aperta da tempo, e il popolo degli assicurati aveva lanciato le proprie richieste in merito all’argomento, praticamente con ogni mezzo, finalmente accolte da Isvap e Antitrust che hanno promosso un cambiamento nel mercato delle polizze legate ad un mutuo.
La polizza mutuo verte su un principio di tutela del capitale e della sua restituzione rateizzata, infatti normalmente è richiesta dalla banca per prevenire situazioni di premorienza (morte prematura), infermità e disoccupazione a tempo indeterminato, tali da creare ostacoli alla normale procedura o in casi più importanti, andare a gravare sulle spalle dei familiari del contraente.
La questione era sorta in quanto la legge non prevedeva tetti massimi, ne norme precise su i criteri minimi obbligatori per tali polizze, in modo da costringere il cliente a stipulare la polizza direttamente con la banca concedente il mutuo o finanziamento, constatando tra le statistiche dei rincari vertiginosi, premi stratosferici e aliquote per ancor più esorbitanti (circa 44%).
Dopo l’intervento dei due enti invece è stato introdotto, per risolvere il problema, un principio di concorrenzialità, che legittima tutte le compagnie ad offrire polizze mutuo, in modo da permettere al cliente di scegliere la più conveniente e adatta alle esigenze, purché provvista dei requisiti inderogabili quali: indicare il tipo di vincolo, minimale di indennizzo, periodo di copertura assicurativa, i parametri entro i quali è previsto il pagamento del premio, diritti e doveri derivanti dal contratto, nonchè l’impegno della compagnia a fornire accettazione o rifiuto entro e non oltre i 20 giorni dalla richiesta.
Sicuramente è un buon passo verso la risoluzione di problematiche molto sentite dagli italiani, che sempre più spesso devono ricorrere alla richiesta di un finanziamento, per il quale è prevista o obbligatoria la polizza, trovandosi costretti a pagare quasi due mutui per non incappare in inadempienze.