L’italia è il paese dove si spende circa il doppio rispetto a tutti gli altri paesi d’Europa, e il costo delle polizze continua ad aumentare a causa di diversi fattori.
Secondo la consueta relazione annuale di ANIA, i prezzi vertiginosi delle aziende assicurative è un vero mostro che divora gli stipendi delle famiglie, e che negli ultimi anni spendono ben 600 euro in più ogni anno rispetto alle famiglie francesi.
Le cifre sono a dir poco incredibili: si parla di 8 miliardi di euro che gli italiani spendono in più rispetto agli altri cittadini europei, ed anche se gli incidenti sono in leggero calo, le autovetture circolanti sono sempre di meno, anche a causa del costo RCA e del carburante (altro problema che sul quale per non ci andremo a soffermare).
Secondo un’altra fonte, l’O.N.F i costi maggiori sono per i neopatentati i quali hanno dovuto far fronte ad un aumento del 25% ed i cinquantenni con un aumento del 20%.
Secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons le RC auto sono “una vera e propria disgrazia sociale” in un paese (407€) dove la stipula di una polizza costa il doppio rispetto a Germania (222€), Spagna (172€) e Francia (229€).
L’ANIA ha intanto proposto una vera e propria riforma che promette di rivoluzionare il mondo delle RCA (ed anche delle RC moto), potete leggerla in questo link che riporta all’articolo di News Assicurazioni di qualche giorno fa.
Basta con questi ladri non è possibile che io napoletano da 10 anni in prima classe pago più del doppio rispetto alle città del nord non esistono statistiche che tengano,ci vuole una rivolta generale non si può andare avnti così ed ogni anno le cose peggiorano con altri rincari,parlano degli incidenti che sono tanti qui…che puniscano loro ed i loro assicuratori compiacenti e qui a napoli c’è ne sono tanti,ma nessuno fa nulla,nessuno indaga tanto a loro fa comodo è assurdo solo in italia succedono queste cose,scusate per lo sfogo ma non avete idea della situazione che se creata quì.
[…] Crisi RCA: Secondo i consumatori le assicurazioni sono un disgrazia sociale […]