Buoni risultati per le compagnie assicurative d’Europa ma soprattutto d’Italia, grazie ai test di stabilità finanziaria, operati dall’Eiopa, che si occupa in modo istituzionale del controllo sulle polizze in campo internazionale, valutando grazie a specifici esami, i risultati che potrebbero scaturire sul settore, in seguito ad eventuali tracolli di mercato, inflazione e blackout finanziari, e come le compagnie, complessivamente, potrebbero reagire nell’evenienza.
Il test primario ha previsto una situazione di declino del mercato sia di livello medio (pari a circa -92 miliardi), che di livello alto, con un peggioramento dei tassi d’interesse e borse unito al calo di proprietà immobiliari (pari a circa -150 miliardi), più un’ulteriore aggravante generica, fornendo un quadro sorprendentemente positivo, in quanto solo il 10% delle compagnie prese in analisi, sarebbe scesa sotto la soglia del capitale minimo previsto, confermando quindi la grande capacità di reazione, in primis, delle imprese, ed in seguito la loro sicurezza e solidità economica, anche in condizioni piuttosto dure.
Nonostante non tutte le imprese abbiano aderito a questa “prova apocalittica”, l’Italia, dal suo canto, ha presentato un gran numero di imprese aderenti, dimostrando anche dei risultati sopra la media europea, a testimonianza di come questo settore, per il paese, sia effettivamente importante, all’avanguardia e soprattutto proficuo e ad alto contenuto di capitale.
Da sottolineare ovviamente, il fattore soggettivo, utilizzato dall’organo dell’Eiopa, nei confronti del singolo paese in esame: è infatti stato preventivato uno scenario di declino, secondo alcuni studi atti ad evidenziare, quali degli elementi più deboli, avrebbe potuto trovarsi all’origine di un tracollo, immaginando per l’Italia un aumento di 136 punti base legati agli spread dei titoli italiani. Altre formule di analisi, con criteri e parametri differenti sono stati applicati, ma il settore assicurativo, in Italia, sicuramente si piazza in una posizione privilegiata e serena dal punto di vista finanziario-economico.