Qualche settimana fa vi avevamo parlato in questo articolo dell’approvazione da parte della Commissione Industria del Senato e della Camera del decreto sulle liberalizzazioni, che prometteva prezzi più bassi, uguali a nord centro e sud. Purtroppo il ministero dello Sviluppo Economico ha reinterpretato un articolo presente nel provvedimento, ecco la versione precedente:
Per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte
Che è stato rettificato in:
Una ragionevole e legittima interpretazione della norma in oggetto dovrebbe includere nelle differenziazioni tariffarie, possibili anche per le classi di massimo sconto, quelle legate alle oggettive differenze delle condizioni di rischio rilevate nei singoli territori (frequenza dei sinistri, livello dei risarcimenti, ecc)
Il tutto era stato fatto a favore degli cosiddetti automobilisti virtuosi che non avevano commesso incidenti negli ultimi anni ma soprattutto era stato un sospiro di sollievo per tutti gli automobilisti residenti al sud.
Purtroppo le speranze sono già state tutte vanificate in quanto dal decreto sulle liberalizzazioni è scomparsa la parte riguardante la tariffa unica per tutta Italia. A quanto pare gli automobilisti meridionali non potranno, per adesso, ricevere un trattamento uguale ai cittadini italiani residenti al centro e al nord.
Un passo indietro, che vanifica gli sforzi fatti da cittadini e associazioni negli ultimi anni in un periodo nel quale i rincari la fanno da padrone.
Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi attraverso ulteriori articoli.