Tra le tante novità che hanno caratterizzato questo inizio stagione, ce ne sarà una di cui ancora non si è parlato molto, ma che andrà ad incidere molto sul mondo assicurativo italiano, si pensa in positivo, visto che si occuperà principalmente di regolamentare i criteri di valutazione dei danni subiti in seguito a sinistro, fornendo dei parametri unitari per la concessione dei relativi indennizzi.
Il nuovo codice delle assicurazioni, entrerà in vigore, in seguito all’approvazione del governo su uno specifico decreto giudiziario, il quale nasce dalla profonda necessità di porre fine alle disuguaglianze degli assicurati qualora si trovino in condizioni di dover far valutare danni in sede di tribunale, spesso appunto minimizzati o ingigantiti al variare della situazione, visto che fino a questo momento non esisteva un vero codice ugualitario scritto nero su bianco, ma solo un “modello di valutazione” da riscontrare nel modus operandi del tribunale di Milano.
Molte sono state le lamentele e i ricorsi nati in seguito a piccoli o grandi errori riscontrati in questo senso, ed il nuovo decreto fornirà un metodo di valutazione omogeneo e congruente, fornendo comunque un certo spazio decisionale in merito all’ammontare dell’indennizzo da concedere.
Così come riporta il giornalista Sergio Bocconi de “Il corriere della Sera”, analizzando il decreto, vi è però un gran salto in termini monetari, in quanto il ridimensionamento delle liquidazioni sarà, in alcuni casi, più basso del 30-40%, salvo diminuire notevolmente in caso di lesioni riportate incidenti permanentemente o dall’innegabile riscontro estetico.
In particolare la monetarizzazione dell’indennizzo sarà regolata da una scala di valutazione, suddivisa per sesso ed età, la quale fornirà dei range minimi e massimi di liquidazione; tale scala successivamente dovrà essere integrata appunto da un’effettiva analisi dei danni biologici (ovvero fisici e morali) ed in ultima analisi dal parere del tribunale.
Si può parlare quindi di un grande cambiamento assicurativo, che speriamo sia portato avanti in modo ugualitario ed onesto, in modo da eliminare nuovamente nel nostro paese una delle tante discrepanze, che ci dividono non solo socialmente ma anche economicamente, fornendo il giusto appoggio ai cittadini e assicurati in condizioni di bisogno.
Molte le imprecisioni nel messaggio: non è un decreto giudiziario bensì un d.P.R. (decreto Presidente della Repubblica), è stato emanato dal Governo ma deve ora avere il parere del Consiglio di Stato e infine essere firmato dal Presidente Napolitano, che potrebbe anche non farlo.
Crea sicuramente una uguaglianza di giudizio e di valutazione su tutto il territorio italiano, ma per il fatto che sia stato studiato (si fa per dire) dal Governo non deve necessariamente essere migliore dello studio che l’Osservatorio della Giustizia di Milano aveva fatto da tempo, subito dopo le famose sentenze gemelle delle sezioni Unite della Cassazione.
Contenti saranno sicuramente le Compagnie di assicurazione, da sempre appoggiate dai nostri governanti di qualsiasi credo politico (chi non ricorda il famigerato Decreto n.70 del 2000 – governo Dalema – che risarciva con 800.000 lire ogni punto di invalidità permanente) ma altrettanto contenti non saranno certo i Danneggiati, soprattutto quelli colpiti purtroppo gravissimamente, i macrolesi, che si vedranno ridurre il risarcimento del 40-50% circa rispetto a Milano, che sicuramente nulla regalava ad alcuno.
E’ iniziato in anticipo il periodo delle svendite autunnali, le Compagnie potranno lanciare un nuovo slogan di sicuro effetto, sulla falsariga del “prendi due paga uno” che potrebbe fare così: “perdi due gambe e te ne paghiamo una” così’ il costo delle polizze finalmente calerà… forse… ma non ci credo!
Si, davvero un grande cambiamento assicurativo che anche noi speriamo sia portato avanti, ma una volta tanto in modo onesto, che significa senza pensare sempre e solo agli interessi economici delle grosse Imprese assicurative, ma solo tenendo ben a mente la nostra Carta Costituzione ed il sacrosanto diritto dei cittadini alla salute.
Comunque, se il risarcimento (così ridotto) che le Compagnie concederanno al macroleso dovesse essere insufficiente ebbene, sarà lo Stato a farsi caricoo delle cure e dell’assistenza e degli ausili di cui il danneggiato avrà bisogno in futuro, si saranno sicuramente salvati gli interessi economici delle Compagnie aumentando i loro già enormi guadagni, ma si sarà contribuito ad affossare le spese dello Stato e l’economia dell’Italia e magari si farà un’altra bella manovra economica, per risanare il bilancio.
Queste sono le notizie da comunicare al pubblico, in maniera chiara e onesta, senza farsi influenzare dallo strapotere assicurativo.
Luigi Cipriano – Presidente ANEIS Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale
Caro Luigi, ti ringrazio per le precisazioni, siamo contenti che gli utenti vogliano collaborare a specificare e migliorare gli spunti di riflessione e le notizie che proponiamo, e come già detto ci associamo all’augurio che tutto proceda per il meglio senza gravare troppo sulle già cariche spalle italiane.
Un saluto,
Alice (collaboratrice NewsAssicurazioni.it)
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